Il Teatro Litseisky di Omsk a Milano
aprile 17th, 2010 | Pubblicato in Segnalazioni di Giacomo Marconi
L’Associazione Studio Novecento ha ospitato il 14 e 15 aprile 2010 a Milano, per la prima volta in Italia, lo spettacolo La ballata delle Alpi, di Vassil Bykov, rappresentato dalla compagnia del Teatro Litseisky di Omsk (Siberia), secondo la regia di Serguei Timofeev.
Lo spettacolo è stato inserito all’interno della sesta edizione della Prima rassegna italiana del JTE (Jeune Théâtre Européen) che, a dispetto della crisi, sta proponendo una stagione teatrale ricca di prime nazionali ed ha invitato compagnie polacche, russe, israeliane e tedesche.
Del resto l’obiettivo proprio del JTE è quello di creare un movimento artistico e culturale plurale, basato su una rete di scambi e incontri di giovani attraverso il teatro.
L’intento espressamente dichiarato non è infatti soltanto quello di far sì che ciascuna associazione membro ospiti nel proprio spazio spettacoli delle altre compagnie, ma anche, e soprattutto, di creare un laboratorio internazionale di teatro in cui avvenga un vero e proprio “scambio di esperienze”, favorito da coproduzioni, rotazione di attori e stage condotti dai vari registi e pedagoghi della rete del JTE, come ha precisato Marco Maria Pernich, Presidente dell’Associazione Studio Novecento e membro fondatore del JTE.
Anche durante la rappresentazione de La ballata delle Alpi si respira questa stessa aria di multiculturalità, di necessità di cambiamento, di ricerca di nuovi stimoli e spunti di riflessione, di desiderio di conoscere e lasciarsi arricchire dalle diversità.
Lo spettacolo ha infatti un’ambientazione precisa e significativa: le Alpi Giulie durante la Seconda Guerra Mondiale. Giulia, una giovane partigiana italiana, e Ivan, un soldato russo, evadono da un campo di concentramento nazista e fuggono per le Alpi. Durante questo viaggio spaventoso, caratterizzato dall’angoscia di essere catturati e dalle difficoltà dovute alla fame, al freddo ed alla conformazione naturale dell’ambiente in cui si trovano, i due ragazzi torneranno ad essere e sentirsi umani, supereranno i problemi di comunicazione e le diversità culturali, riscopriranno loro stessi, si racconteranno e si ameranno con l’ingenuità e la spontaneità proprie di due giovani della loro età.
La scenografia semplice, ma efficace, esalta la preparazione fisica degli attori che si posano e indugiano, si arrampicano, si lanciano e scalano piani inclinati via via sistemati con meticolosa attenzione.
Indubbie le capacità tecniche ed espressive dei due protagonisti che trasmettono emozioni forti con grande naturalezza e coinvolgono il pubblico rendendolo intensamente partecipe nonostante le difficoltà dovute alla lingua (lo spettacolo è in russo).
Non si può quindi che consigliare la visione de La ballate delle Alpi, apprezzare iniziative come la Prima rassegna italiana del JTE e incoraggiare altre realtà italiane ad ospitare spettacoli di simile qualità che permettano e incentivino un diverso approccio del pubblico al teatro e favoriscano sempre più commistioni di stili e linguaggi nel mondo che gravita intorno al palcoscenico.
Prossima rappresentazione de La ballate delle Alpi:
17 e 18 aprile 2010 Teatro Abarico – Roma
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